venerdì 31 dicembre 2010

La direzione dei sogni..




La direzione dei sogni...

di njara



....voleva continuare a sognare..
il sorriso di un bambino..
la lacrima di un albero caduto..
poi un giorno tutto si spezzò per colpa di un mago cattivo che la fece innamorare di se..
lei non lo sapeva che lui era un mago cattivo..
pensava fosse un uomo..
pensava fosse un amore..un gioco ma mai una catena..
voleva continuare a sognare la piccola principessa dagli occhi blu..
una principessa ormai decaduta..ma i sogni non decadono si disse quel giorno che indossando il cappello da strega si diresse a cavallo in cerca del mago che non vedeva ormai da molti anni..
chissà se è vivo..se è morto..chissà mai se lo ritroverò pensò la principessa cercando di dare un tono ai suoi pensieri..
ma i pensieri sono del vento e la principessa in quel momento se ne rese conto guardando il suo cappello da strega volarsene via insieme a loro..e girato il cavallo prese un'altra direzione..la direzione dei sogni che finalmente aveva scoperto non decadere..mai.

buon venerdi miei principi e principesse...buon venerdi..e naturalmente...BUON ANNO!!!

..njara

sabato 25 dicembre 2010

IL tintinnio di babbo natale...




Il tintinnio di babbo natale

di njara



.....c'era una volta un grande abete colorato...no no..c'era una volta un grande camino addobbato...nooo lo volete capire che c'era una volta un bambino che credeva a babbo natale e che...ahhhh che lagna...vi ho detto che c'era una volta una teiera parlante che...uffa insomma basta...c'era una volta qualcosa che oggi non c'è più...e ti pareva mancavi tu mancavi...adesso basta ora racconto io..tutti zitti e seduti in fila...allora cominciamo...dovete sapere che una volta c'era...shhhhh...ascoltate....
un tintinnio...lo sentite tutti?!?...venite venite alla finestra..ohhh un fiocco di neve...guardate...il vento si è alzato..le cime degli alberi ondeggiano...fa freddo...è natale...guarda guarda...una stella si accende...la luna...ohh come è bella stasera la luna...tutta lucente e piena di fiocchi d'avena...seeeee fiocchi d'avena sulla luna...eddai che fai ci prendi in giro????...ma no che non vi prendo in giro...è natale..è magia...è un sorriso e forse anche una carezza...che importa se la luna ha i fiocchi d'avena e una corona per cappello..che importa se la neve invece di scendere sale di un gradino la scala della felicità...è vero non importa...l'importante è ricordarsi che...io non voglio ricordare...shhh silenzio...cade la neve...è natale...accendiamo il camino...shhhh silenzio...
ll tintinnio si sente di nuovo...siete stati tutti buoni quest'anno??..siiiii??..e allora fate spazio..babbo natale è in arrivo...shhh silenzio...spegniamo le luci....e guardiamo...guardiamo il natale che scende a tenerci un po' di compagnia....guardiamo la neve che volteggia..guardiamo il fuoco che arde...e mentre guardiamo la vita pensiamo che c'è sicuramente in questo mondo una persona che pensa a noi con affetto e simpatia...e ci invia un sorriso magari solo con il pensiero...e mentre lo fa la luna si imporpora di contentezza e magia solo ed unicamente...per chi crede che il natale è sempre un po' più di sempre..un giorno in più di..sempre!!!!!

..njara




a tutti noi!!!

giovedì 23 dicembre 2010

Storie di vita..




Storie di vita..

riflessioni di njara



..e cosi se ne voleva andare povera piccola lucia tutta imbrattata di sangue..
ma mamma cosi mi metti paura gridò sandro sollevando le coperte sin sopra gli occhi.
ahaha disse la mamma togliendogli le coperte ed abbracciandolo un po'..
ma su che scherzo..mai ti racconterei una favola del genere..sopratutto per farti addormentare..
e allora perchè me l'hai detto?? chiese sandro raggomitolandosi dentro il letto.
perchè tu vuoi sempre guardare quei film brutti brutti..quelli dove ci sono tanto sangue e sparatorie..
ma mamma quelli son solo film..ribadì il bambino ancora un po' tremante..
e questa sarebbe stata solo una favola sandro..che differenza c'è??
è vero mamma hai ragione..ma un conto è guardare la tv un conto è sentir raccontare qualcosa dalla tua voce.
dai adesso dormi sandro..io sono stanca e me ne vado a dormire..
ma come mamma..mi debbo addormentare cosi..senza favola??
la mia favola sei tu sandro..e tu sei la tua favola..
e detto questo la mamma spense la luce mentre sandro si metteva giù a dormire pensando alle parole di sua madre..
io sono la mia favola?? io sono la favola della mamma??
e per un momento pensò ai capricci che faceva durante il giorno..a quante cose chiedeva in continuazione a sua madre pur se lei gli diceva che fosse stanca..anche se lei parlava con le sue amiche..
lui una favola??
e si addormentò sandro pensando alle parole di sua madre..e si addormentò sandro dietro e dentro un sogno pieno di favole in cui lui era protagonista di se stesso..
e nel sogno pensò:"certo che la mamma deve volermi un gran bene per sopportare tutti i miei capricci"
si svegliò dietro quel pensiero madido di sudore..e gridò gridò cosi forte che la mamma accorse vicino a lui..
che c'è sandro??
e piangendo il bambino le raccontò il sogno..
allora la mamma lo strinse forte a se..
mamma..ma tu mi vuoi bene??
che domande sandro..certo che ti voglio bene..sei mio figlio..


storie..storie di vita quotidiana in cui spesso si risponde frettolosamente facendo molto più male di quanto si pensi..in realtà!!!


..njara


auguro a tutti quelli che mi leggono..che mi scrivono..che passano di qui ed in silenzio non dicono nulla..un felice natale da trascorrere insieme a chi si ama..davvero.

mercoledì 15 dicembre 2010

Come per magia..





Come per magia..

di njara



eccola li..piccola sparuta bambina di dieci anni che guardava ancora il mondo con il naso in su..
si chiamava Piccola..ma lei era grande..grande dentro..grande sino quasi a morire..ma non si muore a dieci anni solo perchè ti fanno diventare grande prima del previsto..
ma Piccola era grande..ma cosi grande che un fiocco di neve colpendola in viso si spaurì quella notte guardando le lacrime della bambina scenderle sul viso..
ma Piccola non se ne accorse..continuò a camminare a camminare a camminare..
chissà dove l'avrebbero condotta i suoi piedi in quella notte di pieno inverno mentre la neve continuava a scendere imperterrita incurante di lei..
mentre i passanti continuavano a camminare incurante di lei e del suo sguardo triste triste.
Piccola giunse nei pressi di un boschetto di larici..uno di quei boschetti che non se ne trovano più cosi tanti in giro..ma Piccola lo trovò cosi per caso..come per malia..ma no non era malia era solo magia..
magia di un profumo..magia di un natale ancora da arrivare..
e Piccola pensò alla sua casa..alla sua mamma che l'aveva fatta "morire" dentro cosi presto..pensò al suo papà ancora imbrattato di vernice..pensò ai cugini e ai parenti vari che ogni tanto l'andavano a trovare come se lei fosse un pezzo da museo..
già..perchè si deve sapere che Piccola era una grande piccola artista..una di quelle artiste che ne nascono una ogni diecimila anni..e tutti la mostravano..sopratutto i suoi genitori che la volevano sempre su un palco a recitare poesie o a cantare canzoni per gli altri..
ma Piccola era stanca di quel ruolo e cosi quella sera se ne era andata di casa..si era fuggita insieme a tutti gli altri..e quegli altri erano i suoi sogni di bambina..
ciao le disse qualcuno passando..
ma nessuno le disse ciao..solo il vento che passava fra le foglie fra i rami di secchi di qualche albero li intorno le sussurrò il suo ciao..
e Piccola lo raccolse quel ciao..lo fece suo quel ciao..lo strinse al cuore quel ciao..e produsse una canzone che nessuno aveva mai scritto se non lei che iniziò a cantarla..e mentre cantava scorse la luna che piena di rugiada baciò le foglie di alcuni alberi..strinse a se i rami secchi facendo splendere fra di loro tante tante piccole lucine che somigliavano a quelle del suo albero di natale..
un albero piccolo piccolo ma mai somigliante a quell'albero che ora lei con gli occhi luccicanti si trovava di fronte..
tentò accompagnata dal suo canto di prendere una di quelle lucine..ma si rese conto che era solo acqua di rugiada impregnata di neve e che lei nonostante la sua "grandezza" di cuore non poteva portare con se..
allora si accucciò..si strinse le mani al petto ed iniziò a dondolare una dolce nenia che odorava di natale ancora da venire..
il vento l'ascoltò..la neve l'ascoltò..il cielo l'ascoltò ed anche la luna e gli alberi ascoltarono quella dolce nenia che veniva dal cuore di Piccola..
e cosi..come per miracolo..come per magia la notte si intrinse di giorno..la neve smise di scendere da quel prato che qualcuno un giorno impunemente aveva chiamato cielo..i fiori raddrizzarono le loro corolle..la gente si assiepò intorno a quel cuore bambino che in una notte di magia aveva acceso i suoi colori dentro un albero dentro un fiocco di neve dentro un piccolo spazio di cielo finalmente tutto suo.

..njara

lunedì 6 dicembre 2010

Seduta mi guardo intorno...




Seduta mi guardo intorno..

di njara



..seduta mi guardo intorno..mi rendo conto che gli anni passano..che la neve meravigliosa di un autunno da imbrunire non scende ancora dal cielo..

...seduta mi guardo intorno..il mio pensiero corre a te che non c'è più..ma forse dovevo scrivere pensando in maniera diversa..mettendo in italiano corretto le parole dei miei pensieri..

..seduta mi guardo intorno..il sole scende dietro una collina da poco innevata del colore dei miei ricordi..
ricordi che sono seduti su una lampada..una lampada che troneggia nel mio salotto..una lampada spenta..

mi viene da criticare o forse mi viene solo da sorridere al pensiero di criticare..ma sono seduta..e mi guardo intorno..un intorno che mi piace ma che nello stesso tempo non solleva il mio spirito malato..

una malattia che si chiama inedia e non gioia di vivere..

mi piacerebbe provare la gioia di vivere ma non ne sono capace..e solo perchè nella mia vita la gioia di vivere non è mai stata padrona ne partecipe della mia vita..

ma tutto si può imparare...almeno credo..e lo penso mentre seduta mi guardo intorno..tu non ci sei più..i figli se ne sono andati ognuno per la propria strada..ed io sono qui con il mio cane a capire perchè tu non ci sei più...

una mattina svegliandomi non ti ho più trovato..il corpo disteso nel letto faceva presagire qualcosa che non avrei mai voluto vivere..

eri tu la mia gioia di vivere..eri tu..ed ora sono seduta...mi guardo intorno..e tu non ci sei più.

mi alzo...il mio cane mi segue..mi strappa una risata con quel suo andirivieni trotterellante..la sua coda mi solletica le gambe...spengo le luci..me ne vado a dormire..la televisione ha smesso di blaterare frasi senza senso..la luce della camera mi invita ad entrare..

entro..abbasso le coltri..il mio cane salta sul letto..lo invito a scendere come ogni sera..lui mi guarda..poi con un sospiro ed un latrato scende e si mette steso sul tappeto..

ecco vedi..lui ha imparato..ed allora anche io imparerò la mia gioia di vivere..anche senza di te.

buonanotte amore mio..

click...la luce si spegne sui ricordi..sul passato..ma rimane un lieve alone che mi dice che il presente...SONO IO.


un sorriso..

..njara

venerdì 3 dicembre 2010

Penso una cosa..




Penso una cosa..

riflessioni di njara




..penso una cosa e ne dico un'altra sospirò giovanna dentro un tubo che di gas odorava parecchio..
ma che senso ha vivere cosi rispose in un soffio lucia stringendosi al collo una corda che odorava un po' troppo di vita vissuta..

ecco due frasi che hanno un senso per chi le vive ma non certo per chi le racconta..
gli scrittori ahimè spesso si introducono nella vita degli altri non sapendo..non conoscendo il male che possono fare servendosi delle loro parole..dei loro racconti..delle loro stupide invenzione di librai andati a male..

in passato ho scritto tanto ed ancora tanto..spesso ho scritto di me pur non sapendo di scrivere di me...ho scritto della mia vita del mio vissuto dei miei pensieri dei miei ricordi del dolore vissuto dei pianti strappalacrime che ho fatto non accorgendomi però che non sapevo più ridere..
non conoscevo più la strada della risata ma solo quella di un'infinita tristezza a piè pari..

eppure scrivo..eppure sogno..eppure eppure eppure...

ecco un giorno qualcuno mi ha detto che sono una cantilena di ripetizioni e questo vuol dire che non so' cosa dire e forse che non so nemmeno scrivere..

a quella persona oggi rispondo che non bisogna saper scrivere se non sa si leggere..ed io mi vanto di saper leggere..ma non mi vanto di non riuscire o perlomeno di non essere riuscita sino a ieri a saper ancora ridere..

ridere di me..ridere di lui di lei e degli altri..ma ridere sant'iddio..si ridere ridere ed ancora ridere su qualcosa che...non conosci nemmeno tu che mi leggi e che magari fai una smorfia e scappi via da una risata sana liberatoria e perchè no..anche un po' infantile..infantile come me!!!


...buona giornata mondo infante.

...njara


sorridere è bello..fatene il vostro slogan...ma non la vostra paresi facciale!!!