martedì 31 agosto 2010

La guardava..





La guardava..

di njara..




..la guardava..se la immaginava nuda davanti allo specchio...uno specchio che rifletteva la sua immagine bambina..poi ragazza..poi grande..adulta direi..e più la guardava più il suo corpo la faceva rabbrividire..ohh mio dio era uno di quei sogni in cui serena faceva fatica a svegliarsi..uno di quei sogni che da bambina faceva spesso quando sotto le coperte metteva la testa per non farsi scorgere..per non farsi svegliare da quelle due mani che in silenzio le ordinavano di fare silenzio..
erano di suo padre quelle mani e serena ricordò..ricordò quella notte le brutture di cui era stato capace quell'uomo di cui lei era innamorata..ma prima..prima che lui..prima che lei..

si svegliò serena quella notte..d'improvviso di soprassalto e scese di corsa dal letto andando in cucina a prendere un bicchiere di latte caldo..
la calmava sempre il latte caldo sin da quando piccolina..
si prese la teste fra le mani però quella notte serena perchè era stanca di ricordare un passato che era solo da cancellare..
ma come si può cancellare qualcosa che ci ha fatto cosi male pur non sapendo in quel momento che facesse cosi male???
dottori..medici..dotti industriali di medicina le avevano raccomandato di dimenticare..
una pillola blu per dimenticare..una pillola rossa per cancellare..
ma può una pillola..
serena non ce la fece più quella notte...guardò il latte..guardò le pillole..e che ci voleva..che ci sarebbe voluto ingoiarle tutte e chiudere gli occhi per sempre..
era questo in fondo che lei voleva..
chiudere gli occhi per sempre senza sognare senza ricordare senza pensare..
ma i pensieri si sa corrono come il vento e serena ricordò tutto...suo padre sua madre sua nonna e sua sorella vittima anche lei di abusi sessuali inconsapevoli ed innocenti ma sempre di abusi si trattava..
e le due vecchie grandi che sapevano e che tacevano per il buon nome di una famiglia che non c'era che non esisteva che non c'era mai stata..
ma serena era cresciuta..era diventata grande..anche laura era cresciuta ed era diventata grande..ma laura non ce l'aveva fatta..laura era...
un urlo..un diniego..un rinnego..
il latte si rovesciò..le pillole corsero come impazzite dentro la stanza e serena si svegliò..si svegliò da quel lungo incubo che l'aveva perseguitata per una vita..da quando piccolina era entrata nella pancia di sua madre per essere femmina..donna..ma non puttana..non puttana non puttana..
ma puttana ce l'avevano fatta sentire..sua madre..sua nonna..e perchè no sua sorella che..

gente infamante..gente di tutti i colori razze e religioni..ma sempre di gente assassina si tratta..
c'è chi stupra..chi violenta..chi lo fa passare per un gioco innocente..chi sa e tace..chi tace e sa..

gente..gente di tutti i tipi..gente di tutti i giorni..gente gentile all'apparenza ma che nasconde montagne di merda in cui seppelliscono le loro vittime innocenti e solo colpevoli di essere viste nude davanti ad uno specchio che si chiama immaginazione di vivere una vita indecente e nuda di fantasia da parte di chi per leggi naturali e meno dovrebbe solo proteggerti..farti crescere..e volerti..BENE.


ciao a tutti..

..njara


lunedì 30 agosto 2010

è cosi che succede..




è cosi che succede..

di njara..




...è cosi che succede disse l'amico al pino inalberato..è cosi che succede cosa chiese l'amico sconosciuto al pino impomatato??! ma si dai non far finta di non capire..li dentro vedi è già natale eppure siamo in ottobre riprese a chiacchierare impunemente la cima di quell'abete..
..ma che dici e dici?!? non siamo ad ottobre ma solo a settembre..e per favore smettetela di starnazzare come oche da cortile..riprese l'amico sconosciuto ed invisibile.
ad ogni modo non è tempo di preparare l'albero di natale di accendere il camino e di dar fuoco ad una legna che può servire quando il freddo verrà, ripresero a ciarlare le cime degli alberi innevati di solitudine.
forse non ci hai pensato..ma dico forse li dentro qualcuno ha freddo adesso anche se siamo a settembre..e forse e ripeto forse qualcuno ha addobbato un albero per sentirsi meno solo..a questo ci avete pensato o vi è bastato guardare ciò che vedete?!?
ma è ciò che vediamo che è importante riprese il pino surgelato..
e allora perchè continuate a parlare con me..a me non mi vedete.
ma sappiamo che ci sei..sei il vento..
e allora??! vi basta guardare vi basta sapere ciò che guardate e sentite e tutto il resto non ha importanza..sapete che vi dico..mi avete stancato..adesso entro e faccio compagnia in silenzio a quel cuore un po' malato di nostalgia.
ahahh che ridere che mi fai...disse l'abete al pino..gli hai tenuto testa a quel ventaccio maledetto e sapientone...che nervi che mi fa venire..sembra sappia tutto lui..brrrrr che freddo mi sta venendo però..accidenti ma siamo a settembre...
....il vento si affacciò da dietro i vetri..guardò gli alberi rabbrividire e se ne compiacque..avevano perduto un amico...un vero amico e adesso sentivano freddo senza sapere ne vedere cosa era in realtà successo..e mentre si godeva lo spettacolo di una natura infreddolita di settembre si rannicchiò accanto al camino per fare compagnia ad un cuore spezzato dalla solitudine noiosa di occhi che non sapevano vedere al di la del proprio...naso..un cuore che aveva acceso un camino..che aveva preparato un albero di natale e che in silenzio riscaldato dal tepore di un nuovo amico invisibile stava ritrovando il calore..del suo cuore!!!!


abbracci abbracciosi..

..njara

domenica 29 agosto 2010

Una volta..




Una volta..

di njara





...una volta tanto e tanto tempo fa..sopra una scrivania dall'aria tutta imbrattata e disordinata si incontrarono casualmente una penna un calamaio ed un pennino tutto rotto..
la penna disse al calamaio qualcosa con fare altezzoso e indisponente..
un qualcosa che somigliava ad un rifiuto e ad un diniego del perchè o del per come quel mezzo calamaio si trovasse ancora li sopra negli anni 2000 ed oltre..
il calamaio ricordo che quella volta non rispose ma con fare dispettoso e un po' bizzarro si arrabbiò a tal punto che sparò un colpo di inchiostro in faccia alla penna che si rattrappì e se ne andò disgustata brontolando sul perchè o sul per come i vecchi cadaverici superata la settantina ancora stessero al mondo a combinar pasticci..
e il povero pennino che aveva assistito a tutta la scena si avvicinò cautamente ad una tastiera che riposava bel bella sopra quella scrivania cosi distratta e cosi ingombra..ma non ebbe coraggio di chieder nulla..anzi se possibile si fece ancora più piccolo e più silenzioso..
ma ahimè..lui era un povero piccolo pennino degli anni passati..un po' rotto un po' maldestro ed un po' incerto sulle gambe..e rumore lo fece accostandosi alla tastiera che brontolò meravigliata ed assonnata..e fra uno sbadiglio ed un altro chiese a quel pennino come mai si trovasse ancora li..
il pennino non rispose...ma si fece ancora più piccolo ricordando...
ricordò tante cose il pennino in quel momento..
ricordò quando giovane e baldanzoso si infilava dentro il calamaio e ne veniva fuori tutto nero e pronto per l'uso...
ricordò il suo colore argenteo e puro..
ricordò anche la penna d'oca che lo tratteneva e strattonava un po' per la punta..
sorrise nel ricordo il pennino..e forse i pensieri volano e vanno diritti dentro il cuore quando il cuore è innamorato..perchè la tastiera la penna il calamaio e la scrivania si misero in silenzio ascoltando il rumore che fece il pennino un po' spuntato mentre ricordava un momento o dei momenti andati che non sarebbero più tornati ma che sarebbero rimasti sempre e per sempre indelebili nel suo cuore anche se aveva la punta del suo cuore un po' sbeccata...

non è vero che un vecchio..
non è nemmeno vero che un giovane..
ohh signori miei non è nemmeno vero che la notte porta consiglio..e che il giorno ha i suoi lati deboli o negativi..

e mentre chiudo questa specie di fola quotidiana che parla di ricordi e gioventù..faccio un saltello e me ne scendo giù..
che vuol dire giù da dove??
ma dalla scrivania naturalmente..
ehi ehi ma che credete..anche una tastiera pur se giovane serve a qualcosa..sopratutto quando ha due mani innocenti che pigiando un tasto dopo l'altro..vi portano dentro un mondo che si chiama la fantasia delle cose!!!

ciao ciao bella gente...un bacio a tutti voi.

..njara


sabato 28 agosto 2010

eccolo la..



Eccolo la..

pensieri riflessuosi di njara







...eccolo la..un bel fiore dipinto su una parete di strass..una di quelle pareti che se solo le guardi ti si illuminano gli occhi tanto sono sbrilluccicose..

gianna pensò..
anche noemi pensò..
poi arrivò marina che si mise a pensare anche lei...


e mentre le tre donne pensavano passò di li un uomo ed ammirò loro le gambe ed il corpo un po' pacchiano per quei tempi dove l'anoressia era di moda..
non degnò di uno sguardo ne il quadro ne la parete di strass l'uomo..ma sorrise pensando che se la donna vuole può ottenere ciò che vuole a dispetto delle dicerie che vogliono la donna essere il sesso debole..
poi però si disse che era meglio non dir loro niente...altrimenti per l'uomo sarebbe stata la fine di un'inizio o l'inizio di una fine..e cosi sorridendo passò oltre continuando a guardare le gambe..i fianchi delle tre donne che forse sono ancora li a pensare davanti ad un quadro appeso ad una parete di strass.


..ciao ciao..ed ancora uno splendido..ciao!!

..njara


venerdì 27 agosto 2010

Una bicicletta...




Una bicicletta..

pensieri non visti di njara





.....una bicicletta lasciata sull'asfalto sottostante...una donna guarda un uomo chiacchierare con voracità apparente....i due si squadrano si scrutano...la donna si solleva un po' ad osservare una rosa appena sbocciata...le parole dei due le arrivano alle orecchie del cuore...lui urla...l'altro indifferente mostra una curiosità che non porta...forse è la vecchiaia di uno che spinge l'altro a far finta di ascoltare..si vede che non gli interessa niente di ciò che dice il vecchio...si vede che non gliene può interessare di meno di ciò che urla quell'omino col cappello in mano a mo' di borsetta donnaiola...i due si salutano...il vecchio va per la sua strada...l'altro raccoglie la bicicletta su cui aveva posato il piede...la donna osserva la scena ed una vena di malinconica tristezza la invade....ci sono troppi ruoli da gestire in questa società pensa mentre con una mano si accarezza il viso..un gatto bianco le si strofina sulle gambe..la richiama al dovere di accarezzarlo...la donna si volta un po' poi con fare distratto esce sul balcone e innaffia le piante con un sorriso...


ciao a tutti i sorrisi del mio cuore..

..njara


giovedì 26 agosto 2010

Piedi nudi..




Piedi nudi..

di njara










Scrivere per non scrivere
Leggere per non leggere
Camminare per non andare
Sorridere per sentirsi tristi
Lacrime
Tepore di una giornata amara
Sorrisi appena detti
Gioie appena pronunciate
Piedi nudi sulla via che porta a casa
Una porta aperta è la tua strada
Di ieri.. di oggi.. di domani
Il passato è di chi non ce l’ha più
Il presente è la strada del ritorno
Il futuro è scritto nella mano
Di chi ascolta e sa tacere..


e con un sorriso..una lacrima..un breve cenno di mano vi lascio qui il mio saluto.

..njara



mercoledì 25 agosto 2010

Era cosi che..





era cosi che..

di njara




...era cosi che era sempre andata pensò tania guardando il sole nascere da dietro la montagna che lei ogni mattina intravedeva da dietro i vetri della sua finestra..
era una casa piccola la sua..molto piccola avrebbe detto qualcuno..
una finestra un davanzale una cucina un bagno una camera ed una cameretta in cui lei aveva adibito tutto il suo da fare..tutte le sue passioni..tutto il suo talento..tutta la sua creatività..
ma chi se ne sarebbe accorto?? pensò tania quella mattina guardando il sole sorgere da dietro quella montagna che era li da una vita..da ancor prima di lei..
anche il sole era li da una vita..anche il sole c'era prima di lei..anche quel caffè che stava bevendo tania era nato prima di lei..
tania sorrise in quel pensiero pensando che se qualcuno l'avesse sentita avrebbe pensato che stava bevendo un caffè vecchio quanto matusalemme..e chissà che gusto amaro aveva quel caffè che tania stava bevendo con cosi tanto gusto ed avidità..
ahahahah rise tania dentro la sua mente...ma la risata non le sali in gola..non le usci dalla bocca..eppure ridere faceva e fa parte dell'uomo ancor prima che lei nascesse..ma di ridere tania non ne aveva voglia..cosi come di ridere non ne avevano voglia tante persone che tania aveva incontrato nella sua vita..
posò la tazzina sul tavolo..guardò il girasole sopra di esso..
l'aveva colto la mattina prima in un campo vicino casa sua..se l'era portato a casa e l'aveva infilato dentro un vaso color blu mattone cielo cobalto..
lo accarezzò tania quella mattina quel fiore che sembrava la guardasse con ironia e simpatia..
può un fiore guardare una persona con ironia e simpatia??
tania pensò di si..
tania pensava tante cose che la gente comune non pensava..
ma aveva timore di dirlo..perchè aveva timore del giudizio della gente..e allora lo scriveva..si perchè tania scriveva componeva dipingeva gettando il suo talento la sua fantasia la sua pretenziosità la sua preziosità dentro fogli e dietro quadri che nessuno avrebbe mai visto se non lei stessa se non qualche amico se non se non se non..
ma tania quella mattina vedendo il sole sorgere da dietro una montagna che era li prima di lei pensò che le persone non ridevano del sole anche se faceva qualcosa che loro non facevano...anzi se non sorgeva..se non lo si vedeva in cielo ritto e dipinto la gente era pronta a lamentarsi perchè il sole non aveva fatto il suo lavoro..
e allora perchè non osare pensò tania guardando tutti i suoi lavori che la stavano osservando in bella mostra dentro quella stanza in cui pochi intimi erano entrati.
perchè aveva paura..ecco perchè..
e la paura non voleva essere guardata in faccia se non dalla paura stessa..
e tania prese penna pennarello acquarelli colori e matite e dipinse la paura nel suo più intimo stato d'animo emotivo..
e quando ebbe terminato era madida di sudore come non le capitava da anni secoli e millenni..
si allontanò da ciò che aveva creato..si allontanò e guardò..e quel che vide le piacque..e pensò che quello che aveva creato meritava molto di più di qualche sguardo e di qualche metro quadro..
prese il quadro..sollevò il dipinto e lo portò giù in strada..e lo mise li davanti la sua casa..poi pensò che quel capolavoro meritasse qualcosa di più..
corse in casa prese un foglio grande grande e ci scrisse sopra qualcosa..poi corse di nuovo in strada e mise quel foglio ai piedi del suo quadro..
la gente che passò di li quel giorno vide qualcosa che non c'era mai stato davanti la casa di tania..vide un quadro..vide una scritta..poi sollevando gli occhi videro tania affacciata dietro i vetri della sua casa..
qualcuno le sorrise..qualcun altro sospirò..altri invece la derisero..altri ancora le fecero un leggero cenno di saluto..ma molti..i più..non guardarono nemmeno ciò che tania aveva creato e scritto..i più non sollevarono nemmeno il loro sguardo verso la finestra di tania...
e pensare che quel villaggio esisteva da prima che lei nascesse..un po' come il sole..un po' come la montagna..un po' come quel caffè che tania beveva tutte le mattine anche se non più in quella casa..anche se non più in quel villaggio..anche se non più da sola dentro e dietro una finestra che per una vita l'aveva vista in preda alla paura..
oggi tania vive in un luogo molto più soleggiato..molto più aperto..molto più vivo..
ci sono i suoi quadri..le sue mostre..i suoi riconoscimenti..ci sono i fans...ci sono i soldi..c'è tutto quello che tania avrebbe avuto se solo avesse riconosciuto in quella scritta che aveva fatto quella mattina se stessa e gli altri..

bhè ora i curiosi vorranno sapere cosa tania avesse dipinto quella mattina e cosa avesse scritto in quel foglio...ma i curiosi oggi non saranno soddisfatti..e la loro curiosità sarà soltanto uno di quei sguardi che "i più" non avevano rivolto quella mattina verso tania..

stretta la foglia e larga e la via...io stamane ho raccontato la mia..e voi..voi osate raccontare la vostra??

ciao ciao con un sorriso ed una stretta di mano a tutti..

..njara


martedì 24 agosto 2010

c'è sempre...




C'è sempre..

..di njara




....c'è sempre un buongiorno detto sulla punta del cuore.....c'è sempre un buongiorno detto fra le labbra....c'è sempre un buongiorno detto e ridetto per far sclerare un cuore....c'è sempre un buongiorno che vorrebbe dire tante cose ma che a volte rimane silenzioso per nn far mordere le labbra a chi lo legge...c'è sempre un buongiorno per ognuno di noi....c'è sempre un buongiorno che vuole abbracciare il compagno di letto....c'è sempre un buongiorno che vuole sorridere al vicino di casa....c'è sempre un buongiorno per te amico mio.....un buongiorno detto fra mille parole.....un buongiorno detto fra mille sorrisi....un buongiorno detto in punta di penna...un buongiorno detto mentre con una mano circondi il corpo di chi ami per attirarlo a te...
c'è sempre un buongiorno che accompagna ognuno di noi in un giorno senza fine...un giorno qualunque di un mese qualunque di un anno qualunque che vuole solo invitarci a sorridere un po' di più..

..vi dono un sorriso.

..njara


lunedì 23 agosto 2010

Lunedi..






..un lunedi di immagini..un lunedi di poesia...un lunedi di canzoni..un lunedi che ci accompagni verso un martedi che non sia predestinato o confuso...ma che sia solo un giorno che preceda un altro giorno e che segua un altro giorno...

ma accidenti oggi..


...njara

domenica 22 agosto 2010

La chiave magica..




La chiave magica..

di njara



C’è un tipo di musica per ogni persona.. una musica che canta canzoni armonie che si allungano nel cuore.. una volta entrate aprono le porte ad altra musica ai colori rimasti troppo a lungo inservibili alle forme che non hanno forma ai sorrisi che non hanno sorrisi ...
C’è un sorriso per ogni persona.. un sorriso che esprime gioia dolore serenità saggezza un sorriso che una volta sceso apre la porta ai ricordi.. pittura le pareti dispone i quadri e lascia i mobili al tempo che è passato. Chiude la porta dietro di se.. mette una poltrona nuova in una stanza nuova accende il fuoco distende il tappeto e prepara i ciocchi per l’inverno da venire ....
c’è una casa che attende il momento di essere aperta a quel sorriso.. c’è una persona sulla porta di quella casa che attende una musica per esprimere il suo desiderio di amare.. c’è un viottolo che porta al fiume c’è un camino che attende l’acqua del mare c’è un prato dove stendersi ..
c’è il bucato che vola nel vento c’è un fiore che vuole cogliersi
c’è l’armonia di una musica d’estate c’è quello che è sempre stato ...
il volto di una donna il sorriso di un uomo lo sguardo di un bambino.
Dove trovare un posto cosi?
Nel cuore di ognuno
nella mente di ogni persona
in un luogo chiamato la fantasia delle cose
e la chiave è li sopra le vostre teste.. prendetela.. giratela nella toppa.. ci sarà da oliare i cardini
ma lei è li attende un vostro sorriso e il permesso di entrare
concedeteglielo
e avrete ciò
che avete sempre sognato
l’armonia di una musica d’estate
che accompagnerà i vostri passi
passi che non faranno rumore
passi che lasceranno un’impronta
sul selciato della musica.


buona domenica a tutti noi.

..njara

sabato 21 agosto 2010

E' assurdo..




E' assurdo..

di njara



..è assurdo pensare che un palcoscenico possa cambiare la vita di una persona pensò laura infilandosi le scarpette da ballo..
è assurdo non pensarlo preciso lorenzo affacciandosi al camerino della nota ballerina..
stasera non voglio andare in scena pensò lucia mettendosi seduta..
stasera le luci son basse pensò filippo cercando il cameriere di quello strano bar..un bar dove le porte venivano aperte regolarmente da avventori infreddoliti..
fuori nevicava...e la strada era scivolosa..ma roberta guardando fuori dalla finestra vide le luci di quello strano bar e decise di scendere in strada...
meglio fuori che starsene chiusi a pensare a ricordare o a...ma non terminò la frase che un boato si accese e le luci della città si spensero...
un black-out e tutto va in fumo pensò il barista cercando la luce di emergenza...
un applauso in meno e tutto va in malora nei miei pensieri pensò laura guardando la luce tornare...
la musica iniziò a suonare..due scarpette morbide e rosa iniziarono a ballare..il silenzio scese in sala..mentre un fiocco di neve sorrideva alla vista di quei pensieri del tutto..umani.

buona giornata a tutti noi dentro un sorriso..

..njara

venerdì 20 agosto 2010

una storia vera..la mia..



una storia vera..la mia

brevi ricordi appena trascorsi di njara


..facile parlare di se..oppure esprimersi solo a parole..o a gesti..facile non dire nulla indipendentemente da ciò che si è.

si parla di segni...si parla di sogni..si parla di tutto non si parla di niente..

avevo sei gatti...avevo anche un cane..ora non ho più nessuno di loro..nemmeno un pelo fuori posto..nemmeno un grammo di polvere malpistata che indica che li c'è passata kai.

kai è il mio cane..o meglio dire kai era il mio cane..poi c'era neve..un micione ciccio ciccio..ma di pelo non di grasso..e baby..la "vecchia di casa"..grigione..il mio grigione adottato quando aveva appena 15-20 giorni...io gli ho insegnato ad andare sulla lettiera..ce lo accompagnavo cosi come si fa con un bimbo piccolo..e se mi allontanavo lui usciva e mi seguiva..dovevo rimanere finchè non aveva completato ciò che doveva fare..ed io allora applaudivo e gli gridavo quel bravo che lui forse non capiva..ma intuiva dal tono della mia voce che aveva fatto qualcosa di buono per lui..o forse per me..già..chissà cosa girava dentro quella testolina cosi piccola..diventata poi grande grande con il passare del tempo..e che dire di megghie..la mia megghie..bhè si lo ammetto era la mia coccola preferita..era la mia voce..il mio specchio..il mio dare amore a qualcuno che somigliava a me..

ma c'era anche nerone.."il vecchio brontolone di casa"..serio serio..un po' miagoloso ultimamente..ma lui voleva solo dire.."eccomi..sono qui..ci sono anche io insieme a tutti gli altri..." per anni nerone non si è mosso dalla mia camera da letto..usciva solo per mangiare e per fare i suoi bisogni...ed ora..ora a chi dirà "eccomi..sono qui.."

ora vive in campagna..da chi è stata mia suocera per tanti anni..e con lui vive tommy..l'ultima arrivata...spigolosa..incerta..ma tanto tanto buona e tanto impaurita..

ora chissà se ha più paura..

tutti via..tutti consegnati..due da una parte..due da un'altra..uno dentro un'altra casa..l'altra..la mia megghie con una bambina di quattro anni che desiderava tanto una gattina..

tutti in buone mani per carità..ma io non li ho più con me..io..io sono rimasta sola..senza quegli animali che amavo tanto..che volevo difendere..proteggere a tutti i costi..ma...

e kai??

la mia cagnolona di un anno...con quelle orecchie a mezz'asta che correvano insieme a lei...e quel sedere che smuoveva quando le davi qualche giocattolo che le piaceva..lei stava in un orto grande grande..ma era anche in casa con me..con mio figlio..ed ora??

ora grazie all'aiuto di rossana..la persona che ha il RIFUGIO DI FURBARA..dove abbiamo adottato kai..le ha trovato un posto nuovo..sempre nei pressi di roma..in un posto dove c'è tanto verde..anche se sempre di un RIFUGIO si tratta..

l'ho messa in adozione perchè..

un giorno di gennaio..una brutta infezione si presenta al mio piede..non passa..non passa mai..la corsa in ospedale dopo anni che non uscivo di casa..un'ambulanza senza sirena ma con lo stringimento nel cuore..la paura di non farcela ad arrivare..la paura di sentirmi male..la paura la paura la paura..

crisi di panico le hanno chiamate tanti e tanti anni fa..avevo 31 anni la prima volta che sono arrivate..medicine su medicine..psicofarmaci di azione e controazione..pianti..lacrime..paura di uscire..poi le medicine sono diventate pesanti..troppo pesanti per me..avevo 40 anni quando ho smesso di prenderle..non ne volevo più sapere..non volevo più sentirmi in quel modo..con la mente annebbiata..gonfiata come un palloncino..ed ecco la voglia di incontrare qualcuno che mi aiutasse..ed ecco la psicoterapia..

ma nessun medico o psicologo o psichiatra..o psicoterapeuta ne voleva sapere di venire a casa mia..anzi mi consigliavano di prendere un calmante e di andare nel loro studio..io che non li volevo più prendere..e loro che me li consigliavano..tutta da ridere..o da piangere..chissà?!??

poi tramite una persona trovai una psicoterapeuta di ischia che accettò di curarmi tramite telefono..

stupiti??

si forse qualcuno sarà stupito...qualcuno passerà di qui e leggendo penserà che njara..già..ma njara dico io è una persona come tante altre persone..niente di anormale..niente di diverso..niente di niente...una persona che..

quattro anni di psicoterapia..finchè un giorno e di anni ne avevo 44 le telefonai io per ringraziarla di tutto il male che mi aveva fatto.

un click della cornetta..niente più psicoterapia..niente più matrimonio dopo 24 anni..

tutto deciso in un istante..tutto deciso nel momento in cui non volevo più subire nulla di nulla.

botte..violenze..stupri sessuali..questo è stato il mio matrimonio..silenzio..paura da parte mia..nessuno a cui poter raccontare tutto ciò che sentivo.

mia madre non voleva sentir parlare di divorzi in casa sua..e pensare che poi di tre figli due si sono separati..ma in quel momento lei non voleva saperne..

"eh cara mia che ci vuoi fare..mi diceva se solo accennavo a qualcosa..gli uomini sono fatti cosi...in fondo non ti manca nulla..hai una bella casa..tuo marito ti porta un buon stipendio..hai una figlia sana..che ti manca maria antonietta..che ti manca??"

mi mancava tutto...ma a chi lo dicevo se nemmeno mia madre voleva ascoltarmi..aiutarmi..o chissà cosa..

ed ora kai...già kai presa adottata il 1° maggio di due anni fa..

kai che ho voluto imparare a voler bene ed accettarla cosi come era..come in fondo è..irruenta..vivace..ma cosi cara ai miei occhi..cosi come sono stati cari ai miei occhi tutti i miei sei mici che non ho più.

kai se ne andrà fra pochi giorni...io...sono sincera..da una parte vorrei che li dove andrà trovasse subito una famiglia che l'adotti e che le voglia bene..da un'altra parte vorrei..si vorrei che rimanesse li per tutto il tempo che mi ci vuole a me per guarire da "tutto" definitivamente..cosicchè io stessa la possa andare a riprendere.

non basta una pillola per chiarire o mettere definitivamente in ombra tutto ciò che è stato..magari bastasse..me ne ingoierei un barattolo intero..ma so che non è cosi..la malattia della paura è dura da sconfiggere..ed io con la paura ci ho convissuto per tutti gli anni..da quando sono nata sino ad oggi.

ma i medici questo non lo capiscono..loro ti prescrivono ciò che credono la "cura miracolosa"...o "l'aiuto" come lo chiamano loro..poi al resto devi pensare tutto tu..da sola..o da solo..perchè questa dannata malattia o incubo che dir si voglia..la paura appunto..te la iniettano o provano ad iniettartela tutti i giorni molte persone che incontri sulla tua strada.

si dice..si dice..si dice..ma di persone veramente disposte ad aiutarti e non parlo solo di medici ma anche di gente comune di tutti i giorni ne trovi ben poche...e spesso hai cosi paura di fare di nuovo un brutto incontro che non le riconosci neppure quelle che invece sono persone meravigliose disposte all'ascolto..al sorriso..e alla sincerità di un rapporto che può essere d'amore o d'amicizia o di semplice conoscenza.

basta..ora basta..si insommma basta scrivere..basta parlare..basta a tante cose..ho bisogno di silenzio..del mio silenzio..ho bisogno di divagare la mia mente con pensieri nuovi..e non con pensieri molesti cosi come li ho avuti sino ad adesso.

un sorriso vi lascio...o perlomeno lo lascio a chi avrà letto questa storia con un palpito in più nel cuore nei confronti di una persona che non conosce ma che sente vera..e se una lacrima o un sorriso uscirà da quei cuori..bhè a quella lacrima..a quel sorriso io mi presento..

"ciao..piacere..sono njara"

si njara..semplicemente..sempre e per un giorno in più di sempre..njara!!!


..njara

ps: questa è parte della mia storia..solo una breve parte..un breve ricordo accadutomi l'anno scorso che io dedico al mio gatto grigione morto lontano da me l'anno scorso poco prima di natale..



giovedì 19 agosto 2010

AMOR CH'A NULLO AMATO.. AMAR PERDONA!!!




amor ch'a nullo amato..amar perdona!!

piccolo breve pensiero dentro un riflesso del cuore di njara




e lo diceva dante e forse lo diceva anche qualcun altro..

amore..fantomatica parola di sei lettere che un giorno qualcuno ha coniato solo per farci credere in qualcosa che forse nemmeno esiste..
quanto denaro ci si è fatto su questa parola..
quanto mercanteggiare..
quante feste in onore di un amore che mai è scoppiato e che forse mai scoppierà..

ma l'amore in realtà cos'è??
esiste davvero??
e se esiste dove sta??
qualcuno sa indicarmi la via??
vorrei parlarci un po'..vorrei distendermi su un prato e chiacchierare un po' con lui..
io me lo immagino come un giovanetto dall'aria audace..un giovanetto senza sesso apparente ma con molto sesso intorno a se..
forse avrebbe bisogno di abbassare un po' le sue alucce questo amore cosi osannato e cosi proselitato??

ma si dirà proselitato o l'amore mi correggerà??

si mi piacerebbe poter incontrare un giorno questo amore che con aria sprezzante prende in giro tutti quanti..avrei da dirgli due paroline sul perdono sul non perdono e su quanto questo amore si vanti di se stesso.

un caro saluto..

..njara

mercoledì 18 agosto 2010

Gente di tutti i giorni...




Gente di tutti i giorni..

riflessioni dentro un pensiero di njara


...un uomo senza gambe che corre corre fino a tagliare il traguardo di un podio mai vincente..un uomo senza testa che pensa che pensa senza arrivare a capo di niente..una donna un uomo un bambino gente normale gente di tutti i giorni che passeggia che cammina che corre che si arraffa e si indaraffa pur di ottenere ciò che vuole ma ciò che vuole in realtà nessuno lo sa nemmeno l'uomo che corre nemmeno quello che pensa nemmeno quello che lavora o che grida vendetta per un premio perduto in partenza..
gente normale gente di tutti i giorni..eppure io quell'uomo senza gambe l'ho visto davvero correre..e come correva..sembrava un falco..ma un falco mutilato direbbe qualcuno..e quel qualcuno magari è quell'uomo che pensa che pensa senza arrivare a capo di niente..oppure potrebbe essere la donna che corre che corre per spazzare i pavimenti e pulire via la polvere da un mobile..
eppure io quell'uomo senza gambe l'ho visto correre..sono rimasta meravigliata..colpita..basita stupita ed ho pensato che forse qualcuno lo ha chiamato handicappato proprio perchè era senza gambe..e chi lo ha chiamato handicappato è una persona cosiddetta normale perchè cammina perchè esce perchè progetta di andare in vacanza perchè va al supermercato perchè custodisce dei figli o perchè...
bhè per me quell'uomo che corre che corre senza gambe è vero non è un uomo normale..è una persona meravigliosa..mille volte più meravigliosa dei cosidetti...normali!!!


l'augurio di una buona giornata dentro un abbraccio a tutti noi.

..njara

martedì 17 agosto 2010

era cosi facile..




era cosi facile...

di njara



..c'era una volta un bambino piccino piccino...c'era una volta una favola dentro un'altra favola...c'era una volta una storia scritta in un libro che forse nessuno leggerà..c'era una volta un'edicola..poi c'era anche un passante..ed ecco che una goccia di pioggia cade sull'asfalto..un'altra se ne aggiunge...un fiume di porpora grida vendetta al vicinato...una spalletta di un ponte accoglie il sorriso di una donna..un uomo le si avvicina silente..la guarda..la prende per le spalle e le sussurra il suo amore...la donna si gira lo guarda in volto e fugge spaventata...un'ennesima storia che il fiume che il mare che un albero vede e si tiene per se...ahh se questi muri potessero parlare dice la nonna al nipotino che sta giocando alle costruzioni su un pavimento di pietra..e cosa racconterebbero nonna dice il bimbo mentre alza una torre alta alta...nulla gigi...nulla...non direbbero proprio nulla...è vero nonna e sai perchè non direbbero nulla??! dice affascinato il bimbo mentre osserva la sua torre crollare in un misto di sorrisi e cubi colorati...no dimmi gigi chiede la nonna assumendo una posa strana fra il serio e il faceto...perchè i muri non sanno parlare...ahahah ride la nonna gettando la testa all'indietro...era cosi facile saperlo...era cosi...facile e me l'ero..dimenticato!!!


un sorriso pieno di coccole..

...njara

lunedì 16 agosto 2010

amore è...




amore è...

poesia sognata e scritta da njara










Amore è una parola
Amore è un gesto
Amore è un tripudio mai donato
Amore è un bambino ubriaco
Amore è un uomo che non sa
Amore è una donna
che conosce la fantasia di quell’uomo
Una fantasia che ha smesso di vivere
Quando un giorno qualcuno malfamato
Gli ha distrutto un sogno mai nato
Un sogno che con fretta
ricucio fra le pagine di quel cuore
Mentre con un inchino
Un bacio ed un sorriso
Pongo una pietra azzurra dentro il mare
Un mare d’emozioni mai vissuto
Che grida al mondo di esistere
Soltanto perché ama
Respira…
Vive!!!


..un abbraccio a chi crede ancora che un sorriso possa cambiare la vita.

..njara

domenica 15 agosto 2010

cif..ciaf..




Cif..ciaf..

suoni..colori..musica di un racconto scritto da njara


...a volte scrivere non serve...metti un'immagine accendi una lampadina e il gioco è fatto...a volte invece parlare fa bene al cuore..oppure restarsene in silenzio serve a far scorrere foglietti sul calendario..non ho calendari in casa pensò la mamma quel giorno..e fai bene rise il figlio guardandola negli occhi...io invece non ho fratelli ho sorelle..son figlio unico urlò fabiano stringendosi un po' la giacca intorno il collo...cif ciaf fecero due pozzanghere rabbrividendo un po'...etciùùù rispose il fiore che chinando la corolla toccò l'acqua del fiume...tutto è una favola..tutto non ha senso nella memoria dell'uomo dico io sospirando alla luna...eppure l'uomo stesso vuole creare un senso a tutto ciò che pensa e che fa...gli dicono di muoversi e lui si muove...gli dicono di star fermo e lui sta fermo...gli dicono votami e lui pensieroso si appresta a votare chi non conosce ma gli promette strani sotterfugi che poi mai si realizzeranno se non a parole...

...parole parole parole...un mondo di parole..scritte bene scritte male scritte cosi e cosi..ma sempre di parole si tratta...parole che a volte strappano un sorriso..altre un diniego..altre un sospiro di rassegnazione altre invece...ohhh ma a che serve elencare quanti stati d'animo incidono le parole sull'uomo...tanto a lui basta dirgli di piegarsi e lo farà..tutto il resto come si dice...per l'uomo moderno diventa una noia senza fine...peccato però..l'uomo non sa quanto lui sia bello quando non esegue gli ordini di una parola qualunque dettata dalla bocca di una qualunque..nullità!!!

buona domenica e buon ferragosto a tutti..

..njara

sabato 14 agosto 2010

Un'ombra..




Un'ombra

parole dette pensate dentro un racconto scritto da njara


....uhhhh guarda come sono alto grida il bambino rivolto alla sua ombra sulla spiaggia..è felice quel bambino..gli basta un sorso di sole e un'ombra allungata per giocare felice e ridere un po'...un gattino passa sulla strada..un lampione lo illumina...è faticoso il suo cammino...si guarda un po' in giro...poi alza gli occhi verso una finestra...una donna lo saluta...lui coda fiera e diritta cammina ancora un po'....chissà se i gatti pensano e son felici si domanda la donna alzando la mano e sorridendo a quel pelo grigio e bianco...un'onda si deposita sulla spiaggia assolata di ferragosto..mille bagnanti sono li a guardarsi prendere il sole...pochi sorrisi e molte risate che non hanno nulla a vedere con la risata di quel bambino che solitario sa giocare ridendo con il sole...un'ombra si allunga..è quella di un passante che raccoglie il gattino e lo stringe a se...la donna è ancora li..alla finestra..osserva la scena ed è felice di vedere che quel gattino ha qualcuno che gli tenga compagnia...un morbido pelo le accarezza le gambe...la donna si volta..vede una coda che si attorciglia sulle sue gambe..si china..prende in braccio un micetto adombrato di sonno...se lo porta vicino al viso ed in silenzio gli chiede...sei felice??!?...il gattino si abbandona fra le sue braccia..fa una fusa poi si divincola e scende un po'....si sei felice..ma vuoi essere libero di essere ciò che sei...ciò per cui sei nato...ciò che non sarai mai...la donna si allontana dalla finestra..pensa al gattino in strada..pensa al passante...pensa al bambino sulla spiaggia...alla sua ombra...e chiudendo gli occhi saluta il sole con un sorriso..felice!!!

...ciao dentro un sorriso..

..njara


venerdì 13 agosto 2010

Sembrava...




Sembrava..

brevi pensieri dentro un racconto di njara


...sembrava una fotografia un po' retrò..una di quelle a cui il mondo non guarda più con occhi incantati..una di quelle a cui il mondo aveva chiuso le sue porte da un bel po'..ivana quella mattina si soffermò invece ad osservare il dipinto..c'era di tutto dentro quel quadro..da belle donne...a bei uomini..a mucche cavalli oche e forse c'era anche lei si disse mentre si avvicinava con un sorriso al dipinto..guardò meglio e poi si vide..li al centro del dipinto sopra il ponte..era lei ne era sicura..lei che salutava con la mano altre amiche intorno a lei..poi d'un tratto si scosse e si allontanò da li..girò le spalle al dipinto..quindi con molta calma ci si accostò ancora..lei non c'era più dentro quel quadro..però era rimasto tutto il resto..belle donne..bei uomini..cavalli..dipinti a non finire..ma c'era un'altra cosa che lei non aveva notato prima..il fluire di un pensiero leggero...un pensiero chiamato fantasia delle cose..e con un sospiro spostò il quadro dalla parete e se lo mise in tasca..cosi nessuno avrebbe notato che lei sopra il ponte ancora stava salutando le sue amiche che dentro un quadro di fantasia le stavano rispondendo con un gesto della mano..abbracciandola un po'!!!

auguro a tutti noi una splendida giornata.

..njara


giovedì 12 agosto 2010

l'amava..



L'amava..

piccolo racconto di vita scritto pensato sognato da njara



..l'amava..l'amava e lei se ne era andata cosi...per sempre..no..non era morta..aveva semplicemente socchiuso l'uscio di casa..senza una valigia..senza una sporta in cui mettere le proprie cose..se ne era andata cosi..con l'unico vestito che portava sempre per casa..un piccolo grembiule mal messo di quelli che con poche lire comperi al mercato..eppure loro di soldi ne avevano per vestirsi meglio..lo dimostrava il dipinto appeso sulla parete di sinistra..un dipinto che raffigurava lei nei giorni migliori...e di giorni migliori ne abbiamo trascorsi pensò giorgio in quel momento mentre un nodo alla gola gli impediva di respirare..guardò il quadro e sospirò..guardò la mensola del camino e sospirò..poi guardò la porta di casa e scoppiò in lacrime...andrea non sarebbe più tornata..e lui conosceva il perchè di quel non ritorno..si appoggiò stancamente alla balaustra del portone e in un singhiozzò pensò alle volte in cui l'aveva rimproverata di fare le stesse cose che lui faceva da sempre...ecco cosa l'aveva portata via..ecco perchè se ne era andata...a lei lui non permetteva la libertà di essere come lui..e questa mancanza di fiducia totale piano piano l'aveva cosi distaccata da lui che in un giorno senza pioggia lei aveva semplicemente socchiuso il portone di casa..non una lacrima..non un pensiero..non un addio..e lui ora era  li..appoggiato alla balaustra di un portone chiuso a sospirare su un amore che aveva perduto per la sua codardia di non sentirsi uomo agli occhi di lei cosi come era dentro un sorriso una lacrima e perchè no..dentro quella libertà che le aveva sempre negato.

un sorriso..un ciao a voi detto con il cuore.

..njara

mercoledì 11 agosto 2010

In attesa di te..




In attesa di te..

pensieri e sovrapposizioni di pensieri scritti da njara


...ho messo un quadro alla parete...ne ho dipinto la cornice di un verde azzurrino e senza tela...poi ho cercato chiodi per appenderlo...ma chiodi non ne ho trovati...allora ho cercato un po' di legno..un po' di stucco per rimodernare una stanza lasciata vuota per metà...mi sono messa all'opera..vernice fresca..colori tenui di un sogno di mezza estate...ricordi come viole purpuree e piene di petali odorosi di resina..un villaggio turistico che attende solo il sorriso di una vacanza perduta....un sogno...una via..un quadro da appendere dentro una casa ancora da vivere...legno & stucco...stucco & legno per chiudere dei pensieri che come lacrime ardite hanno bagnato per troppo tempo le guance di un cuore innamorato....un cuore che ora vuole soltanto raccogliere una conchiglia..tenerla calda calda nella mano e poi con un sorriso lanciarla verso il cielo in attesa...in attesa di te!!!


..un caro sorriso a tutti voi..

..njara

martedì 10 agosto 2010

C'era la neve quel giorno..



C'era la neve quel giorno...

racconto scritto pensato ideato e sognato da njara


..c'era la neve quel giorno in quel parco cittadino....piccoli fiocchi cadevano nell'aria come palloncini imbottiti d'etere e gasolio...palloncini bianchi e senza colore alcuno..palloncini che s'adagiavano nell'intorno che si andava piano piano ad imbrunire...e la notte calò cosi all'improvviso che nessuno se ne accorse....una notte buia e senza luce...una notte in cui fantasmi e folletti potevano girarsene tranquillamente per strada che nessuno li avrebbe notati.
....un piccolo lampione azzurrino si accese...un altro fece fatica a farlo...la sua piccola lampadina gialla era al limite di ogni resistenza...il silenzio avvolgeva l'aria...quand'ecco che una musica novembrina sciolse il paesaggio circostante..e una piccola stella cadde su una panchina addormentata..
....la stella si chiamava nerina...era una piccola stella dal nome un po' oscuro..la sua luce era spenta da un po'...nessuno le faceva compagnia ormai da molto tempo..nessuno la voleva accanto a se...
nerina si sdraiò cattivamente sulla panchina...quand'ecco che la panchina ebbe un sussulto e si svegliò...
ehi tu..come ti permetti di dormire su di me?!?
...ma nerina non rispose....era troppo stanca anche per parlare..
...ehi guarda che dico a te...si proprio a te che ronfi come un orso all'equatore.
..non esistono orsi all'equatore rispose la stella senza scomporsi.
ma guarda che sei una bella maleducata...ma tu guarda che razza di modi....ahhh come rimpiango i miei tempi sospirò la panchina mettendosi a ricordare giorni andati e giorni tristi.
....bhè da come sospiri non erano certo bei tempi quei tuoi tempi.
...ma la panchina non rispose....ora toccava a lei sognare un po' dei tempi andati..e cosi si rimise a dormire..
....nerina si avvolse uno scialle di luce intorno alle punte...faceva freddo...e la neve continuava a scendere imperterrita...quand'ecco che un suono fanciullesco si adagiò alle orecchie di nerina.
...mamma mamma dove sei?!? è cosi buio qui...non ti vedo...mamma mamma mi senti??!
...ma a quel grido nessuno rispose.
..nerina allungò gli occhi..e vide sul bordo della panchina addormentata un bambino dal viso scoperto..lucido di lacrime e di dolore...paura e rabbia sembravano essere le sue uniche compagne..
...chissà cosa gli è successo pensò nerina raggomitolandosi ancora di più....ma era freddo...era buio...e la neve ancora scendeva..e allora piano piano si avvicinò al bambino senza farsi vedere..si accostò cosi piano che daniele non si accorse di nulla...ma proprio proprio di nulla...fin quando non udì un breve tocco sulla gamba..si voltò e sorpresa delle sorprese intravide nerina che lo guardava da dietro lo scialle.
...e tu chi sei?!?
....sono una stella non si vede?!? rispose nerina arrabbiandosi un po'
...bhè no che non si vede....sei tutta nera non brilli nemmeno un po'...
ma che modi e che maniere son queste....disse nerina avvolgendosi lo scialle intorno ancor di più.
ma daniele non rispose....allungò lo sguardo e sospirò.
...dov'è la tua mamma?!?
non lo so....mi sono perduto e non riesco più a trovarla...ma era qui poco fa...poi si è messo a nevicare..io sono andato a veder la neve scendere e mi sono perduto...mamma....mamma....dove sei?? urlò il bimbo con quanto fiato aveva in gola.
...ora si potrebbe pensare che nerina mossa a compassione e come ogni favola vuole che sia un lieto fine salga in cielo e brillando brillando faccia scorgere la mamma di daniele a daniele stesso...ma questa non è una favola..questa è la realtà...e come tutte le realtà a volte son brutte ed invivibili..ma la tradizione vuole che stanotte sia la notte di san lorenzo...una notte magica per alcuni...una notte in cui le stelle cadendo realizzano desideri inespressi...e allora sillabando una magia ecco che...la realtà si trasforma in una favola....una favola dal lieto fine incandescente...una favola che vede una stella salire in cielo illuminare la notte più buia e far si che un bambino e la sua mamma si riabbraccino lieti di essere ancora insieme...ma io stasera voglio allungare questa favola....voglio spolverizzare il cielo di magia...una magia che trasformi una realtà in una favola e una favola in una realtà...una realtà che si possa raccontare sorridendo...mentre una stella insonne e un po' mattacchiona ride guardando il mondo a testa in giù!!!!!


buona notte di san lorenzo a tutti noi.

..njara

lunedì 9 agosto 2010

metti una sera...



metti una sera..

brevi pensieri prodotti dal cuore e dalla mente di njara


...metti una sera a cena..metti che nel frattempo ti cade un libro..un libro che per uno strano scherzo del destino si apre ad una pagina del passato..tu lo raccogli..lo guardi..ti ci immergi dentro..non ha importanza che tu sia uomo o donna..questa è una favola che appartiene a tutti noi..chi di noi in amore non è mai stato defraudato da qualcuno e di qualcosa?? alzi la mano chi di noi in passato o nel presente o perchè no anche in futuro non si sia mai smarrito negli occhi di un altro..non ne abbia ascoltato la voce magari alzando un po' il volume...e chi di noi...oh caspita se potrei continuare all'infinito con storie vecchie e nuove..nessuno e sottolineo mai nessuno potrà dire io non sono stato amato..perchè nessuno e dico nessuno potrà dire io non ho mai amato..tutti abbiamo amato tutti siamo stati amati..ma c'è un ma grande grande che in quel libro non trovo scritto..possiamo dire ad alta o a bassa voce di conoscere o di sapere cosa significhi davvero la parola...amore??

un bacio ed un abbraccio a voi che gentilmente passate di qui.

..njara

domenica 8 agosto 2010

Marika...




Marika..

racconto di vita scritto pensato ideato da njara



...ed è già domenica..una domenica speciale particolare ed anche molto bella..
caspita oggi si sposa mia figlia pensò marika accendendosi una sigaretta nel buio della notte novembrina..
i vetri si erano appannati dal gran caldo che esisteva nella notte..il fuoco del camino era acceso e non si respirava bene in quella stanza..
marika apri le finestre piano piano..non voleva svegliare nessuno..anche se quel nessuno ormai non esisteva più se non nella sua mente di un ricordo ormai lontano..
chissà che effetto le avrebbe fatto rivedere mario dopo tanto tempo..
bhè mario era suo marito..o perlomeno lo era stato sino a cinque anni prima..quando..
un rumore improvviso la fece voltare..si girò di scatto..la sigaretta sempre immersa nella sua mano cadde a terra..
sua figlia era li..dietro di lei..in lacrime sconvolta arrabbiata infelice testarda come non mai..
marika si preoccupò immediatamente..
era nella sua natura preoccuparsi o era solo quel ruolo di madre che si portava appresso da una vita..da quando ragazzina quindicenne si era dovuta sposare proprio e solo perchè aspettava emma sua figlia che ora in quel preciso istante la guardava con una mano poggiata sul ventre.
anche lei attendeva un figlio..ma stavolta era un maschio..e...

che succede?? gridò marika come impazzita.
niente mamma niente..
niente non mi sembra proprio..stai piangendo come una fontana urlò di nuovo marika spegnendo la sigaretta come un nemico.
mamma..

ma marika non rispose perchè il suo ricordo andò ad una notte di tanti anni prima..quando anche lei piangente e tremante aveva cercato rifugio nel ricordo di sua madre..
ma sua madre quella notte non l'aveva ascoltata..l'aveva guardata lei e il suo pancione e l'aveva fatta sentire un guaio..come un guaio era nascosto secondo sua madre dentro la sua pancia ormai prominente..

abitava in un paesello marika da giovane...

mamma...la voce di emma infranse i suoi ricordi..e la sua pena..la pena di aver dovuto sposare per forza per forma per convenienza un ragazzo che..

si avvicinò ad emma..le mani sui fianchi le scivolarono lungo gli stessi in un moto di stizza ma anche di rassegnazione..
non ti vuoi più sposare eh??

e tu come lo sai??
perchè..ma che importava quel perchè ormai..sua figlia non si voleva sposare..ma sua figlia non aveva quindici anni..sua figlia ne aveva trenta di anni..

emma..c'è un'età per piangere??
emma la guardò..e pensò che sua madre stava ricordando lei stessa..la conosceva la sua storia...gliela aveva raccontata cosi tante volte che..
si pentì di quel pensiero emma..si pentì di non aver mai ascoltato davvero il dolore lo smarrimento l'ansia di sua madre..la stessa ansia lo stesso dolore lo stesso smarrimento che lei ora provava nei confronti del suo matrimonio..
non voleva sposare luca..non lo aveva mai voluto sposare..non ci era mai voluta nemmeno andare a vivere insieme...lei stava bene cosi..con il suo lavoro da centralinista..con le sue amiche..con i suoi amici..e con sua madre che bene o male la sopportava..anzi che bene o male si sopportavano a vicenda..
tante volte l'aveva sentita chiederle come mai non andasse a vivere per conto suo..ormai a trent'anni..anche se ancora trent'anni non li aveva..
ma emma non rispondeva mai..faceva finta di ascoltare...cosi come aveva sempre fatto finta di ascoltare la storia di sua madre..
ed ora la stessa storia si ripeteva..ma lei aveva trent'anni pensò marika guardandola diritto negli occhi.

allora emma..c'è un'età per piangere??
credo di no mamma..
lo credi..o lo sai??
è la stessa cosa mamma..rispose emma un po' stizzita.
ma cos'erano tutte quelle domande che sua madre le stava rivolgendo con gli occhi..
emma la guardò..vide le sue braccia distese lungo i fianchi..sembrava calma..ma le sue mani erano strette dentro un pugno..sembrava che..

tu hai il doppio dell'età che avevo io quando ho sposato tuo padre..tua nonna mi ha obbligato a farlo..e non mi dire che lo sai perchè non è vero emma..
tu credi di saperlo perchè credi di avermi ascoltata..ma tu non lo sai emma.
ed ora che vuoi da me emma??
vuoi il mio appoggio??
vuoi che ti dica che io sarò con te ogni decisione tu prenda??
ok..se vuoi questo questo avrai emma..non ti vuoi più sposare?? non ami luca?? ok..ma ascolta bene una cosa emma...ascoltala bene..
emma indietreggiò..sua madre le metteva quasi paura con quello sguardo e con la sigaretta che si accese e poi si spense in un secondo...
ricorda una cosa emma..io sono con te qualunque decisione tu prenda in questo momento..non ti lascio sola..non ti abbandono..ma non ti voglio più nemmeno in casa..
mamma!! disse emma battendo i piedi come una ragazzina.
hai trent'anni emma..e non si rimane incinta per caso alla tua età..quindi mia cara tu da qui te ne vai..sposata o no te ne vai..questo devi sapere..hai capito emma..questo lo devi sapere..e non crederlo come fai sempre..

perchè?? chiese emma con le lacrime ancora imbevute dentro gli occhi.

perchè emma..io sono stanca di fare da mamma ad una donna di trent'anni che passeggia dentro il bosco come biancaneve..sono stanca hai capito??
ed ora magari avresti anche intenzione di farmi fare la nonna..come quella di cappuccetto rosso magari..ma qui non siamo dentro le favole..ed è ora che tu cresca emma..ed è ora che io mi rifaccia una vita e che sia libera in questo..

non mi vuoi più come figlia mamma??

lo vedi che non ascolti emma..accidenti emma..accidenti..

ma mamma...

ma marika si era già voltata..ora le dava le spalle..il fuoco del camino languiva..marika ebbe un brivido di freddo..chiuse la finestra con un colpo secco..chissà forse qualcuno si sarebbe svegliato dietro quel rumore..ma sarebbe stata ora che l'avesse fatto..si..sarebbe stato proprio ora..ma non credeva fosse lei a doversi svegliare..no questo non lo credeva proprio..ma ora lo sapeva..si ora finalmente lo sapeva.


..buona domenica a tutti noi..

..njara

sabato 7 agosto 2010

quel pronome.. "noi"..



quel pronome.."noi"..

pensieri riflessi dentro lo specchio del cuore di njara




...era una prova evidente..schiacciante ma clara non lo voleva ammettere nemmeno a se stessa che suo marito...
e lei??
vogliamo parlare di lei si disse clara scrollando la testa e mettendosi seduta al tavolo di cucina..
un tavolo davvero enorme che lei aveva voluto con tutto il cuore quel giorno in cui..

lo aveva visto passando ad un mercatino dell'usato..si era voluta fermare a viva forza..suo marito sandro non era stato d'accordo con lei..
ma accidenti e quando mai lo è stato?? pensò clara in quel momento in cui una lacrima spuntò e scese piano piano senza far rumore andando a bagnare il tavolo..
clara l'asciugò poi..
è mio è mio lo prendo sandro..è il tavolo che ho sempre desiderato..per me..per te..per noi..

e quel pronome "noi" le era sembrato cosi carino intorno a quel tavolo che felice clara se lo era portato a casa..
bhè si..insomma..glielo avevano portato a casa quelli della fiera..
caspita come erano stati gentili pensò in quel momento clara lisciando la parte superiore del tavolo con la mano..
e come ci stava bene li in mezzo alla sua cucina color mattone d'autunno..
ahahaha rise clara pensando alla frase appena pronunciata dentro la sua testa..
come se esistesse un mattone d'autunno..
ahahh e ricominciò a ridere fin quando una lacrima di nuovo scese a tenerle compagnia..quasi a prenderla per mano..ma per mano clara non si lasciò condurre..

pensò alla scoperta..pensò a loro due..suo marito e la sua migliore amica..
quante volte aveva sentito o letto di queste storie..ma nessuno mai pensa che ti possa capitare..pensi solo che a chi capita..
bhè o sono dei poveracci..o sono degli incoscienti..o o o o o..
poi magari con occhi un po' languidi guardi il tuo compagno e pensi che a te..che a lui certe cose non accadranno mai..e sospiri serena..contenta...ma mai rassegnata..

ed anche in quel momento il sospiro arrivò..ma fu un sospiro corto quasi trattenuto..e clara pensò a..

quante storie simili a questa conosciamo??
di quante storie simili a questa abbiamo sentito parlare??

storie..storie di tutti i giorni..storie inventate ma storie infinitamente vissute e vere..storie qualunquiste e storie laiche o prosaiche o cattoliche o musulmane..
storie che non appartengono a nessuna cultura in particolare ma che appartengono al mondo intero..un mondo fatto di "amici"..un mondo fatto di "amiche"..un mondo in cui nessuno mai scriverà la parola "fine"
perchè...bhè perchè anche un tavolo grande come quello di clara non può contenere un mondo in cui qualcuno soffre..in cui qualcuno gode..in cui in tanti cadono..non rendendosi conto che in quella caduta ci tirano sempre dentro chi non c'entra niente..chi con fiducia ti guarda e pensa che a lei o a lui non possa mai succedere..senza sapere che magari nel momento che lo pensa quel qualcosa sta già accadendo sotto i suoi occhi piacevolmente sorpresi di osservare un tavolo che fa bene al cuore solo perchè piace..solo perchè è un sogno che si realizza..solo perchè..vive dentro un altro sogno che mai si realizzerà...quello della favola incantata che sussurra al cuore rapito.. "a me non succederà...mai!!!"

ciao a voi..

..njara