venerdì 16 luglio 2010

Certo che..



Certo che..

considerazioni.. pensieri di un racconto di njara


...sembrava un romanzo d'altri tempi quello che stavano scrivendo stefano e mimma..
erano sposati ormai da 55 anni...e dire sposati era una parola grossa visto che i due non avevano mai convolato a giuste nozze..ma nessuno lo sapeva..nessuno nessuno..solo il sindaco loro amico..ed il prete che li guardava storto da quando loro due erano andati ad abitare in quel piccolo paese di montagna.

avevano messo al mondo dei figli che ormai erano diventati adulti..bhè si loro lo sapevano anche se erano venuti a saperlo in tarda età quando uno di loro aveva deciso di convolare a giuste nozze..

apriti cielo non vi dico cosa accadde quel giorno fra stefano mimma il loro figlio e gli altri che intanto si erano radunati nel sentire quelle grida che sino a quel momento non avevano mai udito in casa loro..
roberto lo sposo aveva cominciato ad inveire come un pazzo dando dei concubini a loro due..
e gli altri a quella parola avevano chiesto spiegazioni ma roberto lo sposo non aveva voluto darne..aveva solo urlato di chiederlo a quei due..

si si aveva detto proprio cosi..

chiedetelo a quei due... e puntando il dito verso di loro se ne era andato sbattendo la porta.

i ragazzi avevano chiesto spiegazioni..erano stati ad ascoltare la decisione dei loro genitori..la conclusione o forse l'avvio di quella storia d'amore che durava ormai da tanti anni...

i ragazzi avevano sciolto le spalle sotto un peso..loro in fondo qualcosa se l'erano immaginata ma non avevano mai osato chiedere ai genitori qualsiasi spiegazione agli sguardi spesso riprovevoli del prete del paese e di qualche compagno di classe per non parlare degli sguardi stupidi di alcuni abitanti del paese..
ma come si chiederà qualche lettore attento..ma lo scrittore non ha detto che non lo sapeva nessuno nessuno nessuno che stefano e mimma non erano sposati??

licenza poetica pensa lo scrittore mordicchiando una sigaretta spenta..e tanta tanta fantasia..altrimenti come si potrebbe scrivere tenendo sempre conto della realtà??

certo che alcuni abitanti lo sapevano..certo che lo sapeva il prete che non aveva voluto battezzare quei ragazzi proprio per via di quei due genitori che non si erano mai sposati..certo che lo sapeva il sindaco che invidiava quell'amore di quei due suoi amici..certo che lo sapeva qualche abitante del paese sopratutto i più anziani che non facevano che chiacchierare alle spalle di quei due..che nonostante le loro insulse chiacchiere dopo tanti anni di vita in comune ancora andavano per strada tenendosi per mano o con lui che poggiava il suo braccio intorno alle spalle di lei..
certo che lo sapevano..
ma in fondo..cosa sapevano??
in fondo di cosa continuavano ancora a chiacchierare??

e roberto...roberto poi avrà fatto pace con i suoi genitori oppure..

e voi..voi che mi leggete..come continuereste questa storia??
come la concludereste??

con invidia..con rabbia..con rapacità o forse solo con l'amore di due occhi che vanno al di la di stupide credenze o istituzioni??

io lo saprei come concluderla...ma stavolta lo chiedo a voi..e chissà quanti finali possono venire fuori..o quanti prosegui magari senza finale possono essere scritti dentro la mente di chi legge che l'amore non conosce carte bollate...ma conosce soltanto la mano dell'autore che ha inventato l'amore che prova per se e per gli altri..


..njara

10 commenti:

  1. ciao Njara,ho postato ieri un tuo racconto,spero che ti piaccia la presentazione,buona giornata graziella

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  2. Io non so come continuare questa storia, ma ne conosco una molto simile, in cui per fortuna la gente intorno, prete compreso, è sempre stata consapevole che l'amore non ha bisogno di essere certificato con nessun tipo di contratto. Così i due "protagonisti" di questa storia sono sempre stati benvoluti da tutti :-)
    E spero che anche i tuoi personaggi possano vivere un lietofine come quello che ho visto io :-)
    Che strano, per una volta è il racconto che spera in un lietofine comenella realtà :-D
    Buona giornata :-)

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  3. Em... non saprei come finirla...
    Un bacione ^__^

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  4. Ciao cara,
    potrei finire la storia:)). Li farei sposarsi rivelando il segreto cioé il perché non si sono sposati prima. Il motivo si risolverebbe per caso ahahah.
    Baci e buona giornata

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  5. Ciao Njara,
    devo dire che tu sei davvero grandiosa...ma ahi mai provato a scrivere i tuoi racconti magari per una raccolta editoriale?? ( spero di essermi espressa bene )
    Baci

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  6. troppo filmetto americano dire che i due si sposano facendo un grande matrimonio comune con figlio e nuora...
    io direi che continuano ad amarsi così,scegliendosi ogni giorno,ogni attimo come compagno/a di vita...i figli capiranno il perchè della loro scelta solo quando si sposeranno nel modo più convenzionale e apprezzeranno la decisione di vita a due dei loro genitori

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  7. Il racconto nasce da un pensiero intimo,quando hai sognato questa bellissima storia avrai di certo immaginato la sua conclusione.Probabilmente la storia in questione è talmente bella da desiderare di voler aggiungere un pezzo dei tuoi lettori all'interno della vita dei personaggi,questo è meraviglioso,ma non è giusto.Non è giusto perchè il racconto ti appartiene,tu l'hai partorito,noi siamo qui ad ammirare ed apprezzare la tua bellissima creatura.Resteremo qui ad aspettare che tu ci possa raccontare la conclusione di una storia,che probabilmente resterà così ferma nel tempo,perchè è senza fine.Una storia d'altri tempi,senza tempo.Un forte forte abbraccio,grazie cara amica. :)

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  8. Mi piacerebbe che la storia "finisse bene"... dopo 55 anni di vita insieme, ci mancherebbe che finisse male! Ma tu scrivi talmente bene e le tue storie sono così belle che...daiiiii potresti finirla!!!!!

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  9. Anch'io vorrei un finale a lieto fine,però in fondo cosa importa del giudizio della gente e cosa importa se non si ha un documento che testimoni questo!E' l'amore quello che conta ,è una vita passata insieme,una vita di gioie e di dolore, di tolleranza e di sacrificio,e sì, perchè vivere insieme è soprattutto questo,è saper donare,saper anche rinunciare per il bene dell'altro...forse Roberto prima o poi si renderà conto di questo!Un BACIONE Liza,grazie per i tuoi bellissimi racconti!

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  10. mia cara sa..sapessi le volte che ho provato a bussare alle porte delle case editrici..ma tutte chiedono denaro in cambio..ed io non ho voglia di pagare per un mio lavoro quando debbono essere loro a pagare me..
    ma questa è l'italia..o perlomeno uno spaccato di un'italia di cui spesso ultimamente non ne vado assolutamente fiera..

    per quanto riguarda la finale di questo racconto..bhè ogni tanto mi piace lasciare al lettore un finale che lui o lei sogna di poter incontrare un giorno nella propria vita.

    grazie a tutti voi..grazie davvero.

    ..njara

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