giovedì 29 luglio 2010

..e sparò..




..e sparò..

pensiero distratto e un po' bislacco dentro un racconto scritto da njara


...e sparò..sparò sui militari..sparò sull'esercito interno quando quella cartolina gli giunse fra le mani..
edoardo non aveva che 18 anni..troppo pochi per morire...e troppo pochi ancora per dire di aver vissuto..ma lui era li..in america..figlio di italiani emigrati anni prima in cerca di quel sogno americano che molte popolazioni pur non essendo americane hanno...
il sogno di una libertà..il sogno di una fantasia..il sogno di una penna con cui scrivere un dettato che qualcuno un giorno mai detterà se non tu stesso..
ma i sogni sono sogni da qualunque parte li giri pensò edoardo quella mattina mentre reggendo quella cartolina in mano pensava a lisa la sua ragazza...a sua madre a suo padre ai suoi nonni lasciati in italia..e gli venne voglia di fuggire da loro..
in italia non c'era la guerra..ma nemmeno in america c'era la guerra...solo che l'america combatteva in nome della propria bandiera..e lui ormai era un americano anche se alla bandiera non credeva nemmeno un po'..
guardò il letto edoardo..poi guardò le valigie pronte sul letto e pensò di disertare da quell'america in cui vigevano delle regole che a lui non piacevano ne interessavano..
suo padre e sua madre erano in piedi sulla porta..la madre con un fazzoletto in mano..suo padre con uno sguardo torvo da metter paura..
ma la paura ce l'aveva lui..non certo suo padre che rimaneva a casa a custodire un fuoco nel quale lui edoardo non aveva mai creduto..quello di una libertà apparente al di la di un oceano che qualcuno un giorno ha chiamato..america.
ma i suoi genitori avevano scelto anche per lui..cosi come succede sovente in ogni parte del mondo..in ogni parte della terra..in ogni zona militare o no..
la famiglia..ahhh..che bella parola penso io mentre termino di scrivere questo pensiero un po' sostanzioso e un po' bislacco..
peccato che sia sempre stata soltanto una parola in cui qualcuno italiano o meno ha voluto che noi credessimo.
quanta infelicità si crea credendo in quella parola..e quanta poca complicità nasce dentro quella parola di cui nessuno in fondo ha mai voluto saperne..il vero significato.

...buona giornata con un sorriso ed un abbraccio..


..njara

4 commenti:

  1. La famiglia... Può essere un'arma a doppio taglio!
    Forse bisogna essere fortunati o forse bisogna avere molto spirito di adattamento... O forse tutte e due le cose... Quello che credo, però, è che non bisogna credere e rispettare la famiglia solo in quanto legame di sangue o frutto di un contratto matrimoniale. La vera famiglia è quella dove senti di poterti rifugiare quando ne hai bisogno, quella che rispetta le tue scelte e ti sostiene, anche quando sbagli e "Te l'avevo detto che non dovevi fare così!" :-)
    Un abbraccio :-)

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  2. Adoro passare da te...
    adoro leggere le cose che scrivi..
    Mi fanno pensare,riflettere..
    La tua penna non conosce confini e riesce a toccare con delicatezza e profondita' tanti argomenti interessanti attraverso delle storie che toccano il cuore..
    un bacio grande vola da te..
    BUONA GIORNATA!!!
    FEDE :)

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  3. E' sempre un piacere leggerti. Sei così semplice nello scrivere, così vera nel trattare argomenti, così unica nei finali.
    Sei brava, ke altro posso dire!
    Elisena

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  4. E' meraviglioso il modo in cui riesci a trattare un argomento così delicato con tanta delicatezza.Mi lasci sempre senza parole,in realtà dovrei lasciar parlare l'emozione,ma,come riporta una nota canzone,l'emozione non ha voce,ma se l'avesse riusciresti ad ascoltare il dolce ritmo del nostro cuore quando leggiamo questi tuoi pensieri.
    Un dolce giorno che ti rivolgo con un forte abbraccio e tenero sorriso,sei speciale Njara.. *.* 3

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