martedì 20 luglio 2010

no..non è giusto...



no..non è giusto..

racconto pensato sognato ideato da njara





Non è giusto pensò stefano distendendo le gambe davanti a lui..
no non è giusto..eppure ancora oggi sono qui a ricordare qualcosa che vorrei solo dimenticare..
ho appena letto..ma no che dico..ho appena scritto...ma no che diavolo sto dicendo..anzi pensando si disse fra se stefano che in quell'ambiente proprio non ci voleva stare..
eppure gli toccava..anche questa volta..come gli era toccato dieci anni prima quando sua moglie..no era suo figlio..insomma chi accidenti era quella volta a star male si domandò l'uomo toccandosi il mento irto di barba..
si toccò le gambe stefano..gli facevano male..allora si alzò in piedi..eppure erano trascorsi solo pochi minuti o forse poche ore da quando..

nooooooooooo....

l'urlo lacerò l'aria..eppure non era stato lui a gridare..o forse si..forse era stato lui che era impazzito..di una pazzia di cui nessuno se ne accorge perchè è la pazzia del dolore..perchè è la pazzia del silenzio..perchè è la pazzia di un'ondata di ricordi che non ti mollano nemmeno se t'ammazzi.

Allora forse son morto gridò stefano nel suo cuore.
Ma se fossi morto perchè davanti a me vedo gente che passa e nemmeno ti guarda??
appunto perchè sei morto gli disse una vocina dal sapore amaro che non sapeva di niente se non di dolore diffuso in tutto il corpo.
Provò a toccarsi stefano ed udì il suo corpo rispondergli.
no..non sono morto..e mentre lo pensava urtò con il gomito un uomo che reggeva in mano un mazzo di fiori..
erano margherite quei fiori..erano margherite..

noooooooooooo....

di nuovo l'urlo..di nuovo il silenzio..
una porta si aprì un medico ne uscì con il camice sporco di sangue amaro triste deluso arrabbiato impotente..

mi spiace gli disse..questo se lo ricordava molto bene stefano..troppo bene era il ricordo di quella notte che..

l'uomo delle margherite gli chiese scusa ma stefano non rispose abbandonato come era dietro e dentro quei ricordi che lo uccidevano ogni giorno..ogni minuto di una giornata pur con il sole splendente in cielo..

ma anche adesso era notte..e lui si ritrovava di nuovo li..stessa stanza stessa corsia stesso tutto..
però non c'è l'uomo delle margherite si disse..o forse c'era e lui..
si infatti eccolo la..camminava a stento lungo il corridoio..eccolo che si ferma..eccolo che deposita I fiori presso una statua..quella della madonna..

a stefano viene voglia di urlare di nuovo ma stavolta trattiene l'urlo e va incontro all'uomo dei fiori..

perchè gli chiede quando gli è vicino..

perchè cosa?? risponde l'uomo voltandosi appena..

perchè quei fiori chiede ancora stefano toccandosi il mento ispido..

perchè a mia moglie è nata una bambina..e noi la desideravamo tanto.
Anche mia moglie desiderava tanto una bambina..ma non ce l'ha fatta nemmeno a vederla..nemmeno a concepirla nemmeno a pensarla nemmeno a..
nemmeno mia moglie ce l'ha fatta...
che vuol dire??
che è morta poche ore fa..signore..risponde l'uomo togliendosi il cappello e mettendoselo fra le mani..

è freddo fuori vero??
si è freddo risponde stefano guardando l'uomo ma non ricevendo nessuna risposta da quegli occhi freddi..vitrei..senza una lacrima d'accenno o di consolazione..

e sua figlia??
è un martello pneumatico stefano e se ne rende conto..ma quell'uomo non può donare I fiori alla madonna mentre sua moglie è morta..
lui non l'aveva fatto..ne ieri..ne oggi ne domani..

mia figlia è viva..sta bene..

perchè quei fiori??
di nuovo la domanda..una domanda incosciente..una domanda cosciente che richiede una risposta immediata.

Perchè mia figlia ce l'ha fatta..perchè non sono solo..perchè ho uno scopo per cui non uccidermi questa notte.

E pensa sia stata la madonna a darle questo scopo..signore?? martella di nuovo stefano imperterrito ed azzardato.

Forse..non lo so..

e se non lo sa perchè cazzo sta dando I fiori ad una statua??

perchè...

ecco le lacrime..ecco I singhiozzi..ecco due braccia che avvolgono stefano che impotente le accoglie mentre si sdraiano insieme su un pavimento lucido di marmo di malattie e di morte..
ma no..c'è anche la vita pensa stefano tirandosi su insieme a quell'uomo di cui non conosce nemmeno il nome..

io..io non ho donato I fiori alla madonna quella notte..io..io non credo in dio..mi scusi..mi perdoni se l'ho assillata con tutte le mie domande..non dovevo..non potevo permettermelo..
l'uomo non si scosta dall'abbraccio..persone passano di li incuranti di loro..chi con I fiori in mano..chi con il dolore dipinto sul volto e nelle braccia..chi con una lacrima chi con un sorriso chi con un urlo che lacera l'aria chi con un'insofferenza di morte scritta sul volto.

Ma c'è anche la vita ripensa stefano guardando tutti quei volti che non conosce..
si..c'è anche la vita sussurra all'uomo ad un orecchio..non se lo dimentichi signore..non se lo dimentichi mai..mi ha capito signore..mai..
e si stacca..si stacca repentino da quell'abbraccio non voluto non desiderato ma tanto tanto compianto ed apprezzato e amato in un momento che solo l'uomo che ha sofferto che ha delirato che ha conquistato la vita pezzetto dopo pezzetto può chiamare ancora vita una vita che spesso da' la morte a te stesso e a chi ami..

venga disse stefano..
venga disse l'uomo..
a proposito..come si chiama chiede stefano..

mi chiamo mario risponde l'uomo mentre si asciuga una lacrima incapace di trattenersi..
e lei chiede mario..come si chiama??
stefano..mi chiamo stefano..
dottore..

il suo amico sta bene signor maffei..è fuori pericolo..ce l'ha fatta..

si mi chiamo stefano dottore..mi chiamo stefano signor mario..mi chiamo..mi chiamo..

mi chiamo vita.


..njara

6 commenti:

  1. Una storia così piena di dolori e sofferenze vere: fa star male e ad un tempo, dà speranza. Sei molto brava, so di ripetermi ma devo dirlo, per forza.

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  2. caspita,leggendo le tue storie sono sempre sul punto di piangere...sei veramente brava

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  3. Commovente!
    Ho pubblicato la tua poesia.

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  4. A volte ci sono dolori talmente grandi da non poter essere confidati che a degli sconosciuti. Ed un abbraccio, anche quello di un perfetto estraneo, può sciogliere il dolore e dare un momento di conforto :-)

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  5. L'ho provato recentemente questo tipo di dolore,così immenso e straziante da non poterlo sopportare...che ti fa venire voglia di scappare o di non esistere più...ma quando guardo i mie figli,mi dico...questa è vita!Un bacione Liza.

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  6. Njara,ho la pelle d'oca. Ma come riesci ad riportare un racconto come se stesse realmente accadendo,come se lo stessi descrivendo,osservando,vivendo?E' a dir poco straordinario.Tu sei straordinaria.
    Grazie Njara,grazie di cuore,un bacione,dolce notte cara amica. *.*

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